martedì 27 dicembre 2016

Shampoo Dry

per riprendere

4. Teppa impazzita: M4
5. Green sling: M4+
6. Delicados: M5
7. Tree tooling: M5

sabato 24 dicembre 2016

sabato 10 dicembre 2016

giovedì 17 novembre 2016

sabato 29 ottobre 2016

Coazze, Carra Saettiva: Sole d'autunno

poche ore a disposizione bella vietta con Gustavo.

LA via si articola
L1: 4+;  inizio meditativo uscita da diedro strapiombo, nellinsieme non banale
L2: 5+; traverso a sinistra delicato poi placca sempre più facile
L3: 4+; ancora  a sinistra e poi placca
L4: 4+; a destra passaggio non banale per uscire a destra
L5: 5+; placca verticale con attacco atletico. a seguire verso sinistra con  arrampicata da studiare
L6: 4+;  placca e poi passaggino non banale dopo cengia.
L7: 2 concatenabile con il precedente senza problemi si sorta.

Discesa a piedi verso sinistra su sentiero comodissimo.Cartello indicatore.












sabato 22 ottobre 2016

Avigliana: La cava

Con gus a fare gli onori di casa
Salito il tiro grundal o grumdal gradato 4b.
Il tiro è come minimo 5b ed è molto bello.

sabato 1 ottobre 2016

Friction

Friction è un tiro della falesia della cava di borgone.



Nella foto Gus mentre sale friction. la foto è quasi d'epoca: ora l'appiglio che semplificava l'uscita tra il secondo e terzo spit è saltato.

Il tiro è più duro del 6a dichiarato (anche se alcune relazioni davano un semplice 5c)

Forse al massimo 6b, sicuro 6a+ non azzerabile.


martedì 20 settembre 2016

Gran Paradiso mt 4061

Bella gita alpinistica in ambiente vario di alta montagna.
Presschè imposibile sbagliare itinierario: tutto ottimamente segnato con ometti. 
Perfette la traccia di sentiero su Open street map, ottima la app ViewRanger.
Affrontata troppo spavaldamente pensando di godere dei benefici della salita al Rocciamelonte, ho dovuto amaramente registrare una sconfitta: fulminato dopo 1000 mt.
DIspiace, più per il socio che per me.

Da mettere a verbale: il Musinè serve.














sabato 3 settembre 2016

Via dello SPigolo: Torre di Aimonin








Ripetuta per tentare il libera l'ostico strapiombo di L3 che ci ha nuovamente respinti sui chiodi.
Ritenteremo e saremo più fortunati.
Le prime due lunghezze oppongono due diedri divenrtenti e ammanigliati.
La terza un ostico strapiombo azzerabile su chiodi che non abbiamo capito  e abbiamo azzerato.
la quarta lunghezza è molto estetica: usciti dal grottino, protezione su cordone, ci si ristabilisce facilmente e ci si può poroteggere molto bene e con comodità.
Di qui o si ha un friend grande lo si piazza e si sale tranquilli, 5bd e noi lo avevamo, oppure si fanno un paio di passi sino a metter i piedi su un buon appoggio che permette di andare a prendere un cordone nella fessura - io ho dovuto usare il cavanut per recuperarlo -  e si continua. Io ho salito la fessura che continuava dritta facilemnte proteggibile a nut e friend, perchè non ho visto quella a sinistra.
Reperita la cengetta a sinistra sino alla sosta.
L'utlimo tiro non lo abbiamo fatto.
Con Gian




Via del Diedro: Torre di Aimonin


La via del diedro è la E
Noi abbiamo salito solo i primi tre tiri.
L1 4a
L2 5b
L3 5c
L4 6a
Queste sono le difficoltà indicate sui tiri.
Sulla prima lunghezza - completamente sprotetta - la difficoltà è un poco da cercare, altrimenti si raggiunge la sosta per facili gradoni max 3
Su L2 vagano opinioni discordanti: se è 5b, sappiate che è duro. se è 5c è giusto. In loco un paio di chiodi. la lunghezza sviluppa 30 mt di corda. Arrampicata fisica ma mai estrema offre sempre un appiglio o un appoggio che permette di proteggersi.
L3 Partenza arboricola, fessurino simpatico e poi bella lama che dopo un primo passo energico diventa più ammanigliata.
L4 la prossima volta.



giovedì 1 settembre 2016

Revello: falesia San Leonardo

Con Lorenzo
saliti:
SOLO NOI 5a 15m
RODICCHIO 5a 15m
SUPER MARIO 5b 15m
SUPER PIPPO 5c 15m
TAZMANIA 6a 15m

confrontati con i gradi della via VIsto per il Perù si può dire che: o qui sono stretti o la sono larghi.

domenica 21 agosto 2016

Punta Udine mt 3022: via Visto per il Perù

Via divertente su roccia solida. 
La difficoltà 6a un solo passo azzerabile - o evitabile passando a sinistra - sullo strapiombo del terzo tiro.
L'ottavo tiro può essere considerato 6a per la cotinuità delle difficotlà sul 5c.
Spittatura ottima e mai invadente.
I nostri tempi:
1h 15' al rifugio dal couloi del Porco
4h per la via
30' discesa dalla via
1h dal rifugio al pian del Re
ps
io sconsiglio vivamente di concatenare i tiri.
Dal sito del rifugio Giacoletti
Difficoltà: TD- 6a max, 5c obbl.
Sviluppo: 380 m
Tempo di salita: 4-5 ore
Attrezzatura: Fix 10 mm, piastrine e soste omologate (estate 2009).
Discesa: Dalla vetta seguire gli ometti fino al colle del coulour del Porco e il percorso della Ferrata fino al rifugio, dalla sosta 4 è possibile scendere in doppia lungo l’itinerario di salita.
Descrizione: l’attacco della via si trova a pochi minuti dal rifugio lungo il sentiero che conduce al settore dei monotiri in un caratteristico diedro bianco. Targhetta alla base della via.
L1 30m. Salire il bel diedro bianco con arrampicata atletica e il successivo muro a réglettes poi ancora un corto diedro per raggiungere il primo punto di sosta. 5a, 5c


L2 30m. Superare una bella sequenza di muri e diedri con divertente arrampicata. 5c


L3 35m. Direttamente sullo strapiombino con movimento tecnico poi a destra su muro ben appigliato verso un diedro marcato. 6a, 5c

L4 25m. Superare direttamente lo splendido muro a réglettes e il successivo corto strapiombo ben appigliato, sosta sull’aereo ballatoio. 5b, 5a


L5 20m. Traversare orizzontalmente verso destra per una decina di metri la placca compatta e poi superare direttamente un bel muro con movimenti in aderenza. 4a, 5a, 5c
L6 35m. Questa bella lunghezza supera direttamente lo spigolo sfruttando un sistema di fessure per raggiungere un comodo terrazzo alla base di uno sperone verticale. 5b, 5a
L7 35m. Una bella placca compatta e un diedro camino per aggirare il torrione sul lato destro poi direttamente sulla ripida rampa e superato un camino umido e muffoso (grotta del nanetto)

 si arriva ad una comoda sosta. 5a, 4c


L8 45m. Attraversare qualche metro a destra e raggiungere un sistema di cenge erbose che prima verso destra poi progressivamente a sinistra vanno ad incrociare il sentierino della Traversata degli Angeli, l’aerea cengia erbosa che taglia orizzontalmente tutta la parete Est della Udine; alla base del muro compatto la comoda sosta. 4a, 2a
L9 45m. Magnifica lunghezza che supera con magistrale intuizione il muro granitico di roccia compatta sfruttandone al meglio i punti deboli. 6a, 5c
L10 30m. Continuare su brevi risalti e ripide placconate per raggiungere una zona abbattuta di rocce rotte. 4c, 4a
L11 40m. Superare la asperità della cresta lungo brevi ma divertenti passaggi sovente atletici. 5b, 4a
L12 15m. Raggiungere la vetta a pochi metri dalla croce traversando a destra per superarne le ultime difficoltà. 4b, 3a

giovedì 18 agosto 2016

Avigliana Cava Bertonasso

26 - Felce Grassi-Vittone 5+
28 - K G.P. Motti 6A

11 - Tetto MGP G.P. Motti 6C

giusto per prendere mazzate. 

sabato 13 agosto 2016

Incastromania

6a
Il tiro ha 4 sezioni
Pilastrino d'attacco
Due passi in dulfer e poi dritti in fessura sino terrazzino.
Fessura verso sinistra e inizio arco
Incastri e piedi su placca

Fessura dritta
In dulfer tenendosi a sinistra.
Uscita
più facile con buone prese nella fessura
Considerazioni
Salire questa linea segna un discrimine. 
Provare per credere
Umberto Bado Scala Inscastromania   Video


Salita per riscalsdamento anche la fessura Mary Poppins 5c

giovedì 11 agosto 2016

Vallone del Bourcet: via Normale


Relazione sul sito di Michelin

Via Normale
190 m    D+  

5b max  5a obbligatorio

Inizia dal margine della strada poco più avanti di Fascination.


Attrezzatura a spit soste tutte nuove
L1= 5b  Bel tiro con passetto simpatico per aggirare lo spigoletto verso sinistra. buoni piedi
L2= 4b  fessurone e poi gradoni atletici 
L3= 4b  passo iniziale per uscire a destra e poi facile sino alla sosta
L4= 5a  bella lunghezza con inizio su spigolo per poi attraversare a sinistra per andare a prendere la fessura che fende un muro verticalissimo.



Lorenzo sul 4 tiro
L5= 5b  traverso a sinitra
L6= 5a  muretto
L7= 5b  muretto a tacche                           
Discesa: consigliata a piedi lungo il sentiero attrezzato. Possibile sulla via.


Cnsiderazioni.
La via  pur essendo ottimamente spittata ha un obbligatorio di 5a e i gradi si possono definire giusti.
Quindi se non avete dimestichezza sulle difficoltà e non avete attrezzi per integrare, gli spit potrebbero appariri lontanissimi.
Insomma la via, pur rimanendo su gradi popolari, non è per nulla facile.
buona scalata.






domenica 7 agosto 2016

Grassi-Re Becco Meridionale della Tribolazione



Il Becco Meridionale della Tribolazione è una cima di 3360 mt.
La via ha uno sviluppo di 250 mt per cui attacca a circa 3100 mt.
Contando che il rifugio Pontese è a 2200 mt è presto fatto il conto: 900 mt di dislivello per arrivare all'attacco. 
Ma 900 metri di dislivello veramente ingiuriosi con tutti i terreni possibili ed immaginari di cui alcuni proprio detestabili: sentiero, petraia, morena ripidissima sabbiosa e di pietrisco, zoccolo roccioso con passaggi di III.
Insomma quanto basta per arrivare all'attacco dopo tre ore in cui si nutre odio per le proprie decisioni.
CI sono alcuni che impiegano tempi stratosferici, dipo 2h 20' dal lago - beati loro.
Ci sono altri che ci impiegano 3h dal rifugio, tipo noi, a altri.
Dopo averla fatta posso dire che l'unica relazione sobria e attendibile  è quella su camptocamp
Tutte le soste sono a spit.
N.B. Di moltissime foto pubblicate in rete noi non abbiamo trovato riscontro sul posto.
L1 5c/6a 45m
remonter les petits dièdres et fissures, rejoindre le beau dièdre à droite, le remonter sur 15m puis en sortir à gauche pour finir sur un beau pilier fissuré (5c/6a soutenu).
risalire i piccoli diedri fessurati, raggiungere il bel diedro a destra, risalirlo per 15 mt uscire a sinistra  per finire su un bel pilasto fessurato  (5c/6a sostenuto).

L2 5c 35m
au dessus du relais, remonter une grosse écaille décollée (5c), poursuivre par des fissures (5b) puis, au niveau d'un relais, traverser à droite et, par une écaille creuse (5c), rejoindre une vire.
Sopra la sosta rislaire una grossa scaglia verso sinistra 5c e proseguire in verticale per delle fessure 5b sino a reperire sulla destra dei chiodi e traversare utilizzando una bella scaglia 5c  poi salire alla sosta 4b

L3 5c/6a 50m
poursuivre en traversée à droite (1 pas de 6a ou A0), remonter une belle rampe suspendue (4c) et en sortir par un pas délicat (5c/6a) pour rejoindre une bonne terrasse à droite.
la lunghezza 3 qui descritta in realtà si articola in due lunghezze:
L3a 2
Ascendere facilmente a destra per andare a reperire il traverso che presenta un primo passo adrenalico 6a o a0 - sopratutto per il secondo che se vola non è simpatico - e poi traversare più facile sino alla sosta
L3b
risalire una bella rampa sospesa 4c e uscirne con un passo delicato a destra 5c/6a  e poi più facile fino alla sosta

L4 5c/6a 35m
rejoindre à gauche, un dièdre qui se dédouble, le remonter (5b), par un pas délicat (5c/6a), gagner sa branche de droite et la remonter (5b) pour sortir à gauche sur une terrasse.
Raggiungere 5b a sinistra un  diedro  salirlo 5c/6a e uscirne a destra e risalirlo per uscirne a sinistra su un terrazzo.

L5 5c 25m
gravir, en légère oblique à droite, un très beau mur raide (5c) jusqu'à une vire à droite.
dalla terrazza sporgersi a destra e risalire un diedro sino a raggiungere delle belle lame su un muro verticale 5c

L6 5c  50m
par une rampe à gauche (4c), rejoindre un dièdre vertical et le remonter entièrement, orange puis blanc (5c) jusqu'à la croix sur l'antécime SW.

per una rampa verso sinistra 4c raggiungere un diedro verticale  e con arrampicata continua 5c raggiungere la cima


Discesa:
Doppie filanti su gran finale 
Nella foto l'inizio delle calate, 10 mt a sinistra della sosta di arrivo
Altre relazioni:
Pessima relazione
Farraginosa quella su gulliver
Commenti
La via è una classica aperta a chiodi e cunei di legno nel 1968, all'epoca Grassi aveva 22 anni.
Si articola lungo i punti deboli della roccia scalabili con questi attrezzi e in questo ordine di idee va ricercata.
La via è impegnativa ma è affrontabile con un solido 6a nelle braccia e una certa dimestichezza psico/fisica nell'uso delle protezioni


 

Acheronte