sabato 21 luglio 2012

Monviso 3841 mt via normale o via Matthews PD-

Il Monviso in solitaria.
Meteo
Relazioni sul percorso 
- Dal Pian del Re: Crissolo
Gulliver
- Dal bivacco delle forciolline: Castello
http://www.vienormali.it/montagna/cima_scheda.asp?cod=544
http://www.kaps.it/index.php?p=relazione&rel=67

Sovente la cosa più pericolosa della montagna sono quelli che danno indicazioni, consigli, suggerimenti: soprattutto quando sono basati sulla loro esperienza e sul loro buon senso (rifugista compreso).
Lo dico perchè è capitato a me: "no, mi dissero, picca e ramponi non servono".
Infatti riuscii a salire il duro nevaio dopo il bivacco Andreotti senza, percorrendo tracce presenti.
Il problema non fu la neve, ma le pietre che mi sfrecciarono accanto filando come proiettili sul nevaio: per fortuna non erano sulla mia traiettoria, altrimenti per evitarle avrei dovuto spostarmi sul nevaio con il rischio di farmelo tutto sul culo fino in fondo.
Personalmente preferisco un eccesso di prudenza, a costo di fare la figura dell'incapace.
Così, se non avete picozza e ramponi, andate ad Agosto, altrimenti portateveli.
La salita è articolata e faticosa.
Il "sentiero" termina all'inizio del tratto ferrato che sale ripidamente al colle delle Sagnette.
Dopo il colle si cammina su un terreno che inizia ad essere molto accidentato fino al bivacco Andreotti.
Diciamo che sin qui occorre fare attenzione a dove si mettono i piedi, di qui in avanti per molti tratti occorre fare attenzione anche a dove si mettono le mani.
Per quanto molto frequentata la salita è di tipo alpinistico e va affrontata avendo una certa dimestichezza con l'arrampica su  roccia, sia per l'articolazione dei passaggi sia per la loro esposizione, soprattutto in discesa.
I tratti di arrampicata pur non molto lunghi sono sufficienti in caso di caduta a farsi molto male.
La via in parete è interamente segnalata con dei bolli gialli a tratti un poco scoloriti.

La traccia dal colle delle sagnette al bivacco andreotti non è così evidente ed è di difficile reperibilità in caso di nebbia.



Foto insulsa dalla vetta

Dalla vetta: Italia sotto le nuvole, cielo sereno in Francia
Lago delle Forciolline

sabato 7 luglio 2012

Punta Giordani


La Punta Giordani per la via normale è perfettamente relazionata su Gulliver
Noi l'abbiamo salita il 7 luglio 2012.
La salita, per un dislivello complessivodi circa 850 metri, non presenta grandi difficoltà di tipo alpinistico, se non per il superamento di alcune rocce che adducono alla cima dove c'è una statua della Madonna;  il pendio non è mai molto ripido. Non bisogna dimentica che si svolge in un ambiente glaciale di alta montagna, per cui è bene conoscere le modalità di progressione della cordata su ghiacciaio.

Naturalmente richiede un  poco di allenamento - diciamo che fare lo stesso dislivello in due ore  quota più bassa aiuta a farlo almeno in tre ore - in quanto la quota comincia a farsi sentire e, facendola in giornata, si è sparati da quota 250, per chi come noi viene da Torino, a quota 3200 - punto di arrivo della funivia - in poche ore.
Per evitare il mal di montagna noi abbiamo preso il Diamox la sera prima di partire e la mattina.





Acheronte