lunedì 30 dicembre 2013

Cascate di ghiaccio: Pineta Nord Val Varaita Piemonte Italia

Fornire indicazioni sullo stato della cascata è inutile.
Relazione

Sicuramente di può dire che rispetto ad altre foto, questo giro era molto "magra".
Il canalino di accesso al terrazzo superiore praticamente non era formato, infatti dalla prima sosta siamo scesi in doppia.
L'accesso alla cascata, una volta reperito il posteggio degli impianti sciistici, è molto facile.
Rispetto alla Berrò, questa cascata merita molto di più, anche perchè l'anfiteatro del primo salto offre altre possibilità di salita.
Primo tiro della goulotte di accesso alla parte superiore della cascata
I due salti della parte superiore della cascata


Pineta nord: il muro del secondo tiro in salita
Pineta nord: il muro del secondo tiro in discesa
Parte sinistra dell'anfiteatro

domenica 29 dicembre 2013

Sci nordico: Piemonte Pragelato

Info sul sito delle piste
Si dice che le piste costano care, forse.
Però:
- è vicino a torino
- paghi poco di autostrada fino a Pinerolo e poi la strada è filante;
- le piste sono belle, quella turistica è facile e paesaggisticamente bella.
Insomma. merita.



venerdì 27 dicembre 2013

Punta dell'Aquila mt 2115

Complice un bollettino valanghe del terrore, un meteo spaziale e un cambiamento repentino di idea del socio, eccomi per la terza volta in questo mese su per questo itineriario.
Tutto il mondo era qui.
Scialpinisti  fichissimi
Scialpinisti meno fichi, ma sempre sialpinisi.
Si, perchè lo scialpinista, sulla neve, è al vertice della catena alimentare e guarda il ciaspolatore con un misto di curiosità e indignazione, non riuscendo proprio a spiegarsi come sia possibile scendere con degli attrezzi così strani.
Scialpinisiti in forma e fuori forma; quelli che fanno più curve a salire, quelli che "oggi c'è la neve pesante" quelli hanno già visto tutto e che un posto vale l'altro l'importante è il dislivello
Il ciaspolatore è normalmente più dimesso - il scialpinista è sempre in tiro. Diciamo che alla nobiltà sciatrice corrisponde una plebe sulle ciaspole
Oggi la meta era raggiungere la cima con il socio.
A volte capita di andare in montagna con gente che ad un certo punto parte per i cazzi suoi, si fa la sua gita, che combinazione è la tua perchè sei partito insieme, e poi ti aspetta in cima.
Io non li ho mai capiti, ma adesso me ne frego: si dividono i costi - anche se a volte in modo così sparagno e fastidioso che vorresti pagare tutto tu; se capita qualcosa magari chiamano il soccorso - sempre che ti siano in qualche modo vicini.




domenica 22 dicembre 2013

Cascate di ghiaccio: Chianale cascata Berrò

Info condizioni Gulliver
Info sul sito di Walter Parodi
Avvicinamento

1° tiro) è il più lungo (35m ca) con salti max 80° comoda sosta a destra
Comoda sosta del primo tiro
Primo tiro
2°tiro) si traversa su facile pendio a sn per poi salire direttamente verso l'ultimo salto. Sosta su albero (facoltativa)
Secondo tiro
3°tiro) tiro breve ma intenso con un salto a 80° di 5m ca e uscita su sosta attrezzata
Noi abbiamo concatenato il tiro 2 e 3

Discesa: 
è possibile scendere con 2 doppie da 60m oppure per la via migliore salendo ancora qualche metro su neve  e poi voltare a sn fino ad incontrare un canale di discesa; quest'ultima è sicuramente più veloce.


Uscita del primo tiro, partenza seconda doppia
Panorama su pontechianale

Considerazioni generali.
Uscita di "scuola" con Gianfranco.
Per me la prima volta assoluta con picche e ramponi su una cascata di ghiaccio.


Cascate di ghiaccio: falesia "Anfiteatro di Castello" settore destro


Prima fase: Palestra di ghiaccio Anfiteatro di Castello - Valle varaita
Falesia settore destro
Sulla destra i tiri più facili
La falesia è stata propedeutica.
Scalati in moulinette 5 tiri nel settore destro. Facilmente gestibili le pendenze sino a 70 gradi, inquietanti i muri verticali, per fortuna brevi.  Sul verticale la continuità dell'impegno muscolare è paragonabile ad un 6a+/6b su roccia.
Il capo spedizione

martedì 17 dicembre 2013

Punta dell'Aquila m 2115

Gita notturna al chiaro di luna.
Partito da solo alle 18.40, nessuno sul percorso.
Già mi illudevo che questa volta mi sarei goduto la gita in perfetta solitudine, e così è stato sino alla cima.
Al ritorno il mondo stava salendo.
Del resto la luna era li per tutti.
Vetta in 1h e 25'


sabato 14 dicembre 2013

Roocca Sbarua Torre del Bimbo

Dopo più di un anno torno in Sbarua.
Non mi ricordavo più, ma la roccia è super.
Prima  abbiamo portato Gus a scalare i primi 4 tiri de l'Osteria del viandante.
Info su Gulliver
La via è super spittata. Noi abbiamo fatto solo i primi 4 tiri. Arrampicata rilassante con un paio di passi non banali sul secondo e terzo tiro.
Una volta scesi abbiamo salito: Domador de Tabujos 6a breve monotiro con difficoltà in partenza poi più facile
Poi il Diedro Appiano 6a
Io l'ho salito come fosse un camino, la parete a sinistra è liscissima.






Poi è stato il turno di Cooperativa, breve monotiro valutato 6b+. Dopo averci lasciato sangue e braccia e una paio di voli ho dato disdetta. Risolta da Carlo. Sosta con moschettone.




Infine Carlo su Teresa 6c+: ad una prima sessione valutata dal nostro 6a+ segue muretto finale su microtacche.


Per finire panini e birra al rifugio.

mercoledì 11 dicembre 2013

Borgone Falesia La cava

Ancora con Gianfranco su:
Spigolo Centrale 5+: per un riscaldamento veloce.

Nome alla base del tiro con valutazione arcaica oggi equivalente a 5c
Gian sullo spigolo

La Persistenza della Memoria 6A+ Da fare

Gianfranco su La persistenza della memoria

Mughetti di Bosco 6B Raccolti da Gian

Via Normale 4 + Salita per recuperare i rinvi messi su Performance, tiro con unapartenza da equilibristi.

Placche Nere 5+ Bella introduzione alla tipica scalata a Borgone. Vista l'uscita, più indicato il grado 5c/6a

Presagi di Guerra Civile 6B+ In un clima di protesta salita per solidarietà: già da subito minaccioso il tiro si manifesta nel muretto centrale per poi dire ciao prima di arrivare a prendere l'ultimo spit.

Diedro  5c Spittatura "lunga" in un diedro fessurato: utile per sperimentare la Dulfer; un tiro dal sapore granitico.

sabato 7 dicembre 2013

Monte Ghincia Pastour mt 2469

quota partenza (m): 1740
quota vetta (m): 2469
dislivello complessivo (m): 729
Sviluppo circa 4 km

Oggi gita sociale del gruppo alpinisti per caso, nel senso che per caso siamo arrivati in punta a questa cima visto che volevamo andare sul monte Granè.
Comuunque abbiamo detto a tutti che siamo andati sul monte granè.
La gita potrebbe essere un bella passeggiata sulla neve, a tratti ripida, se uno seguisse la traccia della pista da sci che scende dal colle e che sale zigzagando i pendii.
Se tagliate dritto per  dritto i pendii comincia ad essere una specie di faticoso inseguimento a due di cui uno ha detto: oggi andiamo piano.
Ma tant'è, il tutto ci ha messo fame e così la gita è finita su mozione del capogita  a polenta e cervo funghi e formaggi.

venerdì 6 dicembre 2013

Borgone Falesia La cava

Relazione su Altox
Relazioni Cybermountain

Con Gianfranco, per la prima volta a Borgone, abbiamo spazzolato il settore sinistro:
Estrema Sinistra 6A ad una prima parte più facile segue un muretto (aggirabile a dx) dove si concentra la difficoltà.
La Persistenza della Memoria 6A Dritto per dritto difficilissima, noi abbiamo utilizzato la fessura a sinistra.
Via di Sinistra 6A + Bellissimo tiro
Mughetti di Bosco 6B Ad una partenza fisiologica segue muretto generoso che porta ad uno scalino facilemnte superabile, dopo il quale, un fessurino da andare a prendere, il grado è qui,  porta fuori
Salomè 6B partenza in comune con Mughetti concentra la difficoltà nel movimento per andare a prendere il terzo spit, poi per muretto generoso
Friction 6A, il must del placchista anni 80. Una volta partiti una salita in discesa. L'invitante lama muove se sollecitata in un certo modo.
Spigolo Centrale 5+ Estetico
Spiderwave 6B. La partenza ha a che fare con la mistica del placchismo. dopo il terzo spit molto più facile.

mercoledì 4 dicembre 2013

Punta dell'Aquila m 2115

quota di partenza (m.): 1260
quota vetta (m.): 2115
dislivello complessivo (m.): 850
Info Gulliver
Nel tunnel del tempo
L'aquila è bella solo d'inverno.
D'estate è una gita faticosa, su un terreno pietroso: ciò portato mia moglie che, complice la nebbia che non si vedeva niente, la ricorda come la gita più brutta mai fatta.
L'inverno, con la neve, tutto è più bello, panorami, sentieri.
Ieri, che orami era la volta n-1 (perchè di sicuro ci tornerò) ci sono andato con l'intenzione di fare il tempo, l'altranno con Vincenzo mi ero attestato sull'ora e mezza in salita senza ciaspole.
Quest'anno, anche se penso che l'ho gestita male - sono partito subito veloce - con le ciaspole ci ho messo meno: cumbre in 1h e 27 minuti.
La salita era tutta battuta
In discesa (55 minuti) ho tolto le ciaspole e a tratti me la sono corsa. Molto divertente
COmunque fare una salita badando al tempo che si impiega è fare un viaggio in un tunnel: è come non vedere nulla, se non dove si mettono i piedi, fuori di se. E' un viaggio in se stessi su un percorso offerto dalla montagna. Andando al limite si impara a sentire se stessi, si impara a gestire le proprie risorse.



 
(Questo non sono io- anche se si era capito :-( )

Acheronte