martedì 21 maggio 2013

Rocca Parey

Mappa delle vie alla Rocca Parey
Questa mappa ha almeno 15 anni, oggi le vie sono molte di più di quelle qui disegnate.
Da segnalare la completa richiodatura e messa in sicurezza di praticamente tutte le vie.
Lavoro ottimo che non snatura ne banalizza l'arrampicata, permettendo di praticarla in tutta sicurezza, naturalmente possedendo l'obbligatorio.
Noi abbiamo fatto la Bonino Rolando (4b, 4c, 3c) sul Torrione Anna che a mio giudizio ha il 4b obbligatorio
e poi Via le dita dal naso (5c+, 5c) con un 5b obbligatorio.
Arrampicata divertente, doppie filanti.

Riporto foto di una salita invernale al torrione Besselva di qualche anno fa

La parey

Torrione Besselva
Carlo di recupera su per il primo tiro
 
Carlo in partenza per il secondo tiro
Il primo tiro scendendo










sabato 11 maggio 2013

Punta Venezia 3095 mt: Coulour Bianco e Cresta Nord-Ovest della


In verità, più che una gita, una epopea durata 16 ore.
Partiti dal Pian della Regina (mt. 1740) alle 4.30 raggiungiamo  l'attacco del coulour (mt 2615) alle 7.30. 
Saliamo piano, tranquilli, correre non avrebbe senso.
In saccoccia l'esperienza di sabato scorso al Mongioie, che in confronto ora ci pare una passeggiata al chiar di luna.
Il coulour è mediamente più ripido e all'uscita ci aspetta una importante cornice che ci porrà qualche problema. 
Scegliamo di uscire a destra e ci troviamo dentro un muro di neve nel quale sprofondiamo sino alla cintola. Per fortuna sono pochi passi  e guadagnamo il colle (mt 2986).
La cresta rocciosa che costituisce la seconda parte della salita è molto innevata. 
Vincenzo con la risolutezza del capo spedizione decide che non è fattibile ed opta per la "via di fuga". In verità stiamo fuggendo dalla paura che c'è presa superando la cornice.
Non discuto, ma avrei dovuto farlo, la sua determinatezza mi fa capire che qualsiasi motivo abbia dermitato la sua decisione non tollera controargomentazioni.
Potevamo almeno verificare la visibilità degli spit e tentare la cresta.
Scendiamo faccia a monte il pendio gelato verso il lato francese. Ma il problema è che io non avevo contemplato nessuna via di fuga e alla mia dettagliata pianificazione della gita mancava una parte importante: le indicazioni che ci avrebbero permesso di identificare il coulor del porco dal lato francese.
Coulour Bianco. In cima le cornici all'uscita. Noi siamo andati a destra dello sperone roccioso centrale.
 Così scendiamo indicativamente come mostra la foto qui sotto
Questo il canalone che che abbiamo risalito pensando che fosse il coulour del porco
Canalone che non è il coulor del Porco ma amichevolmente nominato "Dei due Somari"
Da quota 2986 scendiamo sino a quota 2740, da dove è scattata questa amena fotografia, e risaliamo sino a quota  3050, dove, sorpresa non siamo al colle, ma sull'anticima della Punta Venezia.
Ovviamente il canalone "Dei due Somari" - così nominato da me -  ha un primo tratto, quello che si insinua tra le rocce, ripido che ci obbliga ad una progressione frontale e a veri e propri passi di scalata. 
Un secondo tratto meno ripido che porta sull'anticima.
Sulla cresta della punta Venezia scendiamo sino al canalone del porco su neve fradicia. Due scialpinisti che lo avevano risalito ci parlano di condizioni pietose in cui lo avevano trovato: così è.
Così lo troviamo. Per fortuna tratti della ferrata sono scoperti e in questo modo riusciamo a fare delle doppie sino sotto. Invece della mezz'ora preventivata per scenderlo ci mettiamo almeno tre ore. alle 17 e 30 siamo al rifugio Giacoletti (mt 2741), ormai è fatta, fuori dalle difficoltà non ci restano che mille metri di discesa per arrivare alla macchina.
Alle 20.30 entriamo alla Locanda Regina alla ricerca di un telefono per chiamare a casa: quasi ci stavano aspettando. Gli amici avevano allertato i soccorsi e quanto ci vedono tirano tutti un sospiro di sollievo.
In conclusione:
Andare quando non c'è neve se non nel Coulour Bianco.

Preparazione della gita
Di seguito una sintesi delle risorse che la rete offre per la pianificazione della gita.

Il couloir Bianco è un canalone che separa la punta venezia a sinistra nella foto dalle rocce fourion a destra
Nella foto che segue il canalone nella sua interezza: in verde la salita sino al colle, in rosso il canale nord.
Su Gulliver è descritta la relazione per il canale nord, che da sotto si presenta così
dal sito di dani
La nostra intenzione è quella di percorrere il canale sino al colle e poi di li salire la punta Venezia per la cresta, seguendo la relazione
Ottimo report fotografico quello di Gabriele Ferrato
Discesa dal coulour del Porco

sabato 4 maggio 2013

Monte Mongioie mt 2.630 - Canale del Porco

Coordinate 44°10′32.71″N 7°47′06.36″E
Abbiamo seguito la relazione trovata sul sito Gambeinspalla; relazione alla quale non c'è nulla da aggiungere e che riporta fotografie che sono un valido aiuto per l'orientamento in parete.

Poco utile  la relazione e irrilevanti le foto su Gulliver 
Attacco del canale del porco

In generale
La salita è valutata AD -, per un dislivello complessivo di 1080 metri (rifugio Mongioie 1550 - Vetta 2630).
In effetti la salita è abbastanza difficile se non altro per l'impegno fisico e mentale  che richiede il tipo di terreno, ripido e innevato, soprattutto per chi non ne ha nessuna esperienza.
Noi l'abbiamo affrontata con due picche, non indispensabili ma utili, quantomeno psicologicamente, in alcuni tratti più ripidi.
Traverso dell'uscita  a destra

A margine
Verificato fin da subito che picche e ramponi fanno il loro lavoro al meglio non resta che dantescamente far si che "il piè fermo sia sempre il più basso".
Uno sguardo in alto per mirare dove si deve andare e poi giù a guardare dove e come si mettono i piedi. Sarà che è la prima volta, ma più che il paesaggio, negli occhi ho i mei scarponi.
Non conto i passi e ogni tanto alzo lo sguardo, ma manca sempre molto alla meta che mi pongo.
Nella mente scorrono i pensieri che la paura evoca per farti fuggire di li.
Tra tutti il più inquietante, quello che non mi lascia mai è relativo ad distacco del pendio.
La paura di nutre dell'ignoranza; a poco servono pensieri del tipo: se ci fosse stato pericolo la guidao ce lo avrebbe detto e simili.
La paura sa fare il suo lavoro come si deve.
Logistica
Rifugio Mongioie ottima cucina

Acheronte