sabato 11 maggio 2013

Punta Venezia 3095 mt: Coulour Bianco e Cresta Nord-Ovest della


In verità, più che una gita, una epopea durata 16 ore.
Partiti dal Pian della Regina (mt. 1740) alle 4.30 raggiungiamo  l'attacco del coulour (mt 2615) alle 7.30. 
Saliamo piano, tranquilli, correre non avrebbe senso.
In saccoccia l'esperienza di sabato scorso al Mongioie, che in confronto ora ci pare una passeggiata al chiar di luna.
Il coulour è mediamente più ripido e all'uscita ci aspetta una importante cornice che ci porrà qualche problema. 
Scegliamo di uscire a destra e ci troviamo dentro un muro di neve nel quale sprofondiamo sino alla cintola. Per fortuna sono pochi passi  e guadagnamo il colle (mt 2986).
La cresta rocciosa che costituisce la seconda parte della salita è molto innevata. 
Vincenzo con la risolutezza del capo spedizione decide che non è fattibile ed opta per la "via di fuga". In verità stiamo fuggendo dalla paura che c'è presa superando la cornice.
Non discuto, ma avrei dovuto farlo, la sua determinatezza mi fa capire che qualsiasi motivo abbia dermitato la sua decisione non tollera controargomentazioni.
Potevamo almeno verificare la visibilità degli spit e tentare la cresta.
Scendiamo faccia a monte il pendio gelato verso il lato francese. Ma il problema è che io non avevo contemplato nessuna via di fuga e alla mia dettagliata pianificazione della gita mancava una parte importante: le indicazioni che ci avrebbero permesso di identificare il coulor del porco dal lato francese.
Coulour Bianco. In cima le cornici all'uscita. Noi siamo andati a destra dello sperone roccioso centrale.
 Così scendiamo indicativamente come mostra la foto qui sotto
Questo il canalone che che abbiamo risalito pensando che fosse il coulour del porco
Canalone che non è il coulor del Porco ma amichevolmente nominato "Dei due Somari"
Da quota 2986 scendiamo sino a quota 2740, da dove è scattata questa amena fotografia, e risaliamo sino a quota  3050, dove, sorpresa non siamo al colle, ma sull'anticima della Punta Venezia.
Ovviamente il canalone "Dei due Somari" - così nominato da me -  ha un primo tratto, quello che si insinua tra le rocce, ripido che ci obbliga ad una progressione frontale e a veri e propri passi di scalata. 
Un secondo tratto meno ripido che porta sull'anticima.
Sulla cresta della punta Venezia scendiamo sino al canalone del porco su neve fradicia. Due scialpinisti che lo avevano risalito ci parlano di condizioni pietose in cui lo avevano trovato: così è.
Così lo troviamo. Per fortuna tratti della ferrata sono scoperti e in questo modo riusciamo a fare delle doppie sino sotto. Invece della mezz'ora preventivata per scenderlo ci mettiamo almeno tre ore. alle 17 e 30 siamo al rifugio Giacoletti (mt 2741), ormai è fatta, fuori dalle difficoltà non ci restano che mille metri di discesa per arrivare alla macchina.
Alle 20.30 entriamo alla Locanda Regina alla ricerca di un telefono per chiamare a casa: quasi ci stavano aspettando. Gli amici avevano allertato i soccorsi e quanto ci vedono tirano tutti un sospiro di sollievo.
In conclusione:
Andare quando non c'è neve se non nel Coulour Bianco.

Preparazione della gita
Di seguito una sintesi delle risorse che la rete offre per la pianificazione della gita.

Il couloir Bianco è un canalone che separa la punta venezia a sinistra nella foto dalle rocce fourion a destra
Nella foto che segue il canalone nella sua interezza: in verde la salita sino al colle, in rosso il canale nord.
Su Gulliver è descritta la relazione per il canale nord, che da sotto si presenta così
dal sito di dani
La nostra intenzione è quella di percorrere il canale sino al colle e poi di li salire la punta Venezia per la cresta, seguendo la relazione
Ottimo report fotografico quello di Gabriele Ferrato
Discesa dal coulour del Porco

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