domenica 3 giugno 2018

Balzola: Rocca Castello

Via super descritta e commentata.
Non farsi ingannare dai gradi indicati - oggi alla portata di tutti. La via si sviluppa per lunghi tratti non proteggibili anche se "facili". I chiodi non sempre sono li ad indicare la via, quindi è necessario leggere bene la relazione ed avere un poco di occhio per come scalavano gli antenati: cercando i punti deboli della parete.
Buon viaggio
Insieme a Fabio cordata ASP. 
Discesa: doppie filanti sulla linea.
ps
Per alcuni fessuroni un bd 3e4 potrebbero tornare utili
A mio giudizio questa è la relazione migliore: dal sito della Scuola Ribaldone


L.Bàlzola, G. Marchese, 29 maggio 1955
Difficoltà: D +, passi di V
235 m (7L)
Materiale : in posto chiodi, soste attrezzate a spit; portare una serie di friends fino al 2 BD e serie di nuts
(utile un martello per ribattere i chiodi in posto)
Via dalle difficoltà classiche, tra le più ripetute del gruppo per l'eleganza dell'arrampicata. L'itinerario si
sviluppa al centro della parete con lieve deviazione sullo spigolo SE.
Attacco della Balzola
L1 : Salire un'evidente fessura obliqua a destra fin sotto uno strapiombo rossastro ( 10 m. IV+, V, 3 ch.).Attraversare a destra sotto il tetto e continuare lungo la fessura incassata fin sopra ad un terrazzino ( 10 m. IV).Ancora verticalmente lungo la fessura fino a dei gradoni 10 m. sotto ad uno strapiombo a forma di Urovesciata (IV+,V-, 30m.)
Diedro e tettino tiro 2
L2: Salire obliquando a sinistra fino ad un diedrino inclinato verso destra, che si segue per alcuni metri per poipuntare a destra ad un altro diedrino di rocce biancastre con all’inizio un ciuffo d'erba ed un chiodo.Continuare nel diedro che va allargandosi con belle fessure e lame fino ad un terrazzino inclinato (35m., IV,IV+).
 
Attacco terzo tiro
L3: Salire la fessura verticale (due passi in Dulfer , 1 ch.) dopo circa 10m. si attraversa a destra quasi inorizzontale fin o ad una zona di rocce rotte bianche (chiodi sparsi che servono per la sosta di Sete d'oriente).Salire verticalmente seguendo una larga fessura superando due rigonfiamenti (2ch. - III+, IV , 15m.) piegare poi a sinistra su cengia ghiaiosa ad un comoda sosta (3 spit, cordini - 38m.).

Fuga dal tiro 4

L4: Salire circa 2 m poi con un traverso ascendente a sinistra su roccia nerastra e scivolosa se bagnata (1 ch.) girare uno spigolo e, continuare verticalmente su rocce rotte fino alla grande cengia erbosa ai piedi del grandediedro (III, IV-, 40m.).
L5: Salire il diedrone lungo la parete di destra poi quella sinistra.(IV-, Ill+, IV-, 3ch., 35m.).
L6: Proseguire per c. 10m. su rocce rotte, ancora nel diedro, sulla parete destra ( l ch. all' inizio), uscendo sullagrande cengia inclinata dove, a sinistra si trova la sosta con spit e catene (35m.).
L7:Dalla sosta 6 salire la cengia inclinata per facili roccette verso una fessura posta pochi metri a destra dello spigolo SE. L'ultimo tiro è in comune con la via Diagonale Est fino alla vetta (ore 4) 

Nessun commento:

Posta un commento

Acheronte