Sempre una bella salita impegnativa.
Con Marco e Pierpaolo.
Sotto un leggera nevicata sugli ultimi tiri.
Relazione e descrizione
domenica 24 giugno 2018
martedì 19 giugno 2018
sabato 16 giugno 2018
Via Gervasutti TD+
Repetita iuvant.
Descrizione della via
L1 Attaccare una serie di lame aggettanti – 1 friend
incastrato – uscire a destra alla base
di un diedro. Salire il diedro 3chiodi, sosta a spit sulla sinistra. 5c
L2 Salire la fessura più semplice a destra sino a reperire
una sosta a spit sulla sinistra 2 chiodi. 5b
L3 Tre chiodi indicano il percorso, al bivio prendere la
fessura a sinistra, ancora un chiodo poi il tratto duro: utile lo spigolo a
destra. Sosta appena fuori dalle difficoltà. 6a+ [6b]
L4 Evidente. Salire un primo gradone – cordone che non si
capisce dove sia incastrato – poi fessura aggettante con due chiodi alla base,
friend incastrato a metà. 6a.
L5 Bellissimo muro verticale fessurato. 1 chiodo. 5b
L6 Verso destra a prendere una fessura obliqua e aggettante,
ma ammanigliata 5c. 1 chiodo. Poi più facile sino alla sosta.
L7 Diedrino scivoloso in partenza 1 chiodo, poi bella
scalata sino alla sosta. Friend incastrato. 5b
L8 noi siamo andati a sinistra 1 chiodo, per lame facili all’inizio
sino ad una interessante placca
fessurata - 5b - dopo la quale c’è un traverso facile sempre verso sinistra.
Sul
traverso alzate gli occhi e a destra vedete la sosta di calata.
Discesa
Doppie filanti su soste a bomba sino alla cengia.
settimo tiro 5b |
Uscita del secondo tiro 5b |
Uscita del sesto tiro 5c |
Attacco della Via |
Attacco del sesto tiro 5c |
Partenza settimo tiro 5b |
Collezzione alpnismo 2018 |
Fessura aggettante seconda parte quarto tiro 6a |
Partenza 5 tiro solo 5b |
Terzo tiro 6b |
Terzo tiro |
Vetta |
Uscita sesto tiro |
sabato 9 giugno 2018
Aiguilles des Marbrées
Divertente cresta per fare esperienza nella progressione in conserva media.
Ottima descrizione Gulliver
Per procedere in sicurezza abbiamo messo in atto tutte le regole della progressione in conserva media :
corda mezza doppiata
10 mt tra i componenti della cordata
due protezioni sempre presenti tra i componenti dela cordata.
la cresta offre moltissi punti dove proteggersi e per fare sosta per recuperare il compagno - spuntoni o fessure. Sulle creste nevose per scrupolo ho usato un fittone da neve.
La famosa placca fessura offre la possibilità di fare un sosta alla sua base e al suo termine per recuperare il compagno.
Pensata come una semplice gita di accalimatameto in vista di salite più impegnative, la cresta è stata una esperienza divertente dove poter mettere in pratica un poco di teoria sulla progressione in conserva media. L'entusiasmo del compagno, al suo primo viaggio al cospetto del Monte Bianco, ha dato energia ha quella che avrebbe potuto essere una semplice promenade in quota.
Simpatico e sfacciato gracchio alpino che non ha disdegnato un pezzo della nostra merenda.
Ottima descrizione Gulliver
Per procedere in sicurezza abbiamo messo in atto tutte le regole della progressione in conserva media :
corda mezza doppiata
10 mt tra i componenti della cordata
due protezioni sempre presenti tra i componenti dela cordata.
la cresta offre moltissi punti dove proteggersi e per fare sosta per recuperare il compagno - spuntoni o fessure. Sulle creste nevose per scrupolo ho usato un fittone da neve.
La famosa placca fessura offre la possibilità di fare un sosta alla sua base e al suo termine per recuperare il compagno.
Pensata come una semplice gita di accalimatameto in vista di salite più impegnative, la cresta è stata una esperienza divertente dove poter mettere in pratica un poco di teoria sulla progressione in conserva media. L'entusiasmo del compagno, al suo primo viaggio al cospetto del Monte Bianco, ha dato energia ha quella che avrebbe potuto essere una semplice promenade in quota.
Simpatico e sfacciato gracchio alpino che non ha disdegnato un pezzo della nostra merenda.
domenica 3 giugno 2018
Balzola: Rocca Castello
Via super descritta e commentata.
Non farsi ingannare dai gradi indicati - oggi alla portata di tutti. La via si sviluppa per lunghi tratti non proteggibili anche se "facili". I chiodi non sempre sono li ad indicare la via, quindi è necessario leggere bene la relazione ed avere un poco di occhio per come scalavano gli antenati: cercando i punti deboli della parete.
Buon viaggio
Insieme a Fabio cordata ASP.
Discesa: doppie filanti sulla linea.
ps
Per alcuni fessuroni un bd 3e4 potrebbero tornare utili
A mio giudizio questa è la relazione migliore: dal sito della Scuola Ribaldone
L4:
Salire circa 2 m poi con un traverso ascendente a sinistra su roccia nerastra e
scivolosa se bagnata (1 ch.) girare uno spigolo e, continuare verticalmente su
rocce rotte fino alla grande cengia erbosa ai piedi del grandediedro (III, IV-,
40m.).
Non farsi ingannare dai gradi indicati - oggi alla portata di tutti. La via si sviluppa per lunghi tratti non proteggibili anche se "facili". I chiodi non sempre sono li ad indicare la via, quindi è necessario leggere bene la relazione ed avere un poco di occhio per come scalavano gli antenati: cercando i punti deboli della parete.
Buon viaggio
Insieme a Fabio cordata ASP.
Discesa: doppie filanti sulla linea.
ps
Per alcuni fessuroni un bd 3e4 potrebbero tornare utili
A mio giudizio questa è la relazione migliore: dal sito della Scuola Ribaldone
L.Bàlzola, G. Marchese, 29 maggio 1955
Difficoltà: D +, passi di V
235 m (7L)
Materiale : in posto chiodi, soste attrezzate a
spit; portare una serie di friends fino al 2 BD e serie di nuts
(utile un martello per ribattere i chiodi in posto)
Via dalle difficoltà classiche, tra le più ripetute
del gruppo per l'eleganza dell'arrampicata. L'itinerario si
L1 :
Salire un'evidente fessura obliqua a destra fin sotto uno strapiombo rossastro
( 10 m. IV+, V, 3 ch.).Attraversare a destra sotto il tetto e continuare lungo
la fessura incassata fin sopra ad un terrazzino ( 10 m. IV).Ancora
verticalmente lungo la fessura fino a dei gradoni 10 m. sotto ad uno strapiombo
a forma di Urovesciata (IV+,V-, 30m.)
Diedro e tettino tiro 2 |
L2:
Salire obliquando a sinistra fino ad un diedrino inclinato verso destra, che si
segue per alcuni metri per poipuntare a destra ad un altro diedrino di rocce
biancastre con all’inizio un ciuffo d'erba ed un chiodo.Continuare nel diedro
che va allargandosi con belle fessure e lame fino ad un terrazzino inclinato
(35m., IV,IV+).
Attacco terzo tiro |
L3:
Salire la fessura verticale (due passi in Dulfer , 1 ch.) dopo circa 10m. si
attraversa a destra quasi inorizzontale fin o ad una zona di rocce rotte
bianche (chiodi sparsi che servono per la sosta di Sete d'oriente).Salire
verticalmente seguendo una larga fessura superando due rigonfiamenti (2ch. -
III+, IV , 15m.) piegare poi a sinistra su cengia ghiaiosa ad un comoda sosta
(3 spit, cordini - 38m.).
Fuga dal tiro 4 |
L5:
Salire il diedrone lungo la parete di destra poi quella sinistra.(IV-, Ill+,
IV-, 3ch., 35m.).
L6:
Proseguire per c. 10m. su rocce rotte, ancora nel diedro, sulla parete destra (
l ch. all' inizio), uscendo sullagrande cengia inclinata dove, a sinistra si
trova la sosta con spit e catene (35m.).
L7:Dalla sosta 6 salire la cengia inclinata per
facili roccette verso una fessura posta pochi metri a destra dello spigolo SE.
L'ultimo tiro è in comune con la via Diagonale Est fino alla vetta (ore 4)
sabato 2 giugno 2018
El Quezero: Revello
Nella transumanza fino a Chiappera facciamo tappa a Revello, settore El QUezero.
Bel settore che mischia placca a ciapa e tira.
Bel settore che mischia placca a ciapa e tira.
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