giovedì 16 ottobre 2014

Torre Falconera 1200 m: via MIchelin Rossetto

Informazioni sul sito di Fiorenzo Michelin

Considerazioni generali.
La via ha una spittatura tra l'arioso e l'ariosissimo. 
Dai 4 metri del terzo tiro, il più tecnico e continuo sul grado, ai 7/8 metri quando si è sul terzo grado. Un poco più corta sul quarto tiro - difficoltà più sulla continuità che sul passaggio, ma non abbastanza da azzerare.
Le possibilità di integrare sono molte, ma la spittatura/chiodatura - credo rimasta tale e quale dall'apertura della via - è tale che possedendo l'obbligatorio si scala sempre in sicurezza, anche se a tratti è necessaria una certa determinazione e, come dice MIchelin friends e nut potrebbero essere utili.
Quasi tutte le soste sono su cordoni che risentono il passare degli anni. Noi ne abbiamo intergrate due calandoci. Se qualcuno la rifà e ha una corda vecchia potrebbe portarne spezzoni per sostituire vecchi cordoni.
La salita è  una esperienza quasi alpinistica, e può essere propedeutica a salite in quota. 

Doppie veloci.

La via attacca nel punto più basso delle placche, una ventina di metri a sinistra dei  primi salti della cresta Nord e si unisce poi con quest’ultima negli ultimi 70 metri. L’itinerario è il più lungo della Falconera ed è completamente attrezzato anche per la discesa  in corda doppia.

Bella  arrampicata classica,  molto varia e con difficoltà omogenee, attualmente la più interessante della Falconera.



Relazione e commento
1)  Superare  in aderenza una placca grigia (5b), poi salire  verso  sinistra  fino ad un punto di  sosta su placche inclinate (4c). Delicato
2)  Continuare  lungo una lama staccata e poi lungo un diedro inclinato a sinistra  e sostare su  una cengia (4b). facile
3)  Proseguire   direttamente su fessure , placche  e  diedri  fino ad  un grande  pino alla  base di  una  fascia strapiombante (5c) Tecnico e continuo

traverso sul tiro 4
 4)    Attraversare a sinistra (5a) superare una fascia strapiombante (6a) e continuare su ripide  placche fino ad un altro pino (4c). di posizione
Partenza 5 tiro
5)  Superare verso sinistra una grande placca inclinata, poi un leggero strapiombo e  altre placche più ripide fino a raggiungere, a destra, un terrazzo con  piante (4c) delicato sul grado

tiro 6
 6)  Salire, con bella arrampicata, su lame staccate e diedri fino ad un grande terrazzo alla base del tratto finale della cresta Nord (5a). lunghezza tutta da scalare con spittatura da nervi saldi
uscita dal tiro 7
 7)  Spostarsi sulla parete a sinistra, superare una placca e poi una  spaccatura dopo la quale si raggiunge un punto di sosta sulla cresta (5c) TIro muscolare su buone maniglie, chiodi ansiogeni
Spigolo finale
8)  Continuare con bella e aerea arrampicata seguendo la cresta fino  alla sommità della Torre (5b, 5a). Come dice la descrizione
SVILUPPO: 260 metri   ESPOSIZIONE: Nord - Est
DIFFICOLTÀ: TD-    (Obblig. 5b) (friends medi utili)
TEMPO:  ore 2,5 – 3,5
DISCESA:  Scendendo leggermente sul versante  opposto, si trova un ancoraggio che permette con una sola doppia da 25 metri di calarsi al colletto dove termina il canale Nord che si può scendere a piedi fino all’attacco della via (tratti di 1° grado - 40 minuti)
E’ anche possibile scendere sulla via  con  doppie da 50 metri.

Nessun commento:

Posta un commento

Acheronte