Considerazioni generali.
La via ha una spittatura tra l'arioso e l'ariosissimo.
Dai 4 metri del terzo tiro, il più tecnico e continuo sul grado, ai 7/8 metri quando si è sul terzo grado. Un poco più corta sul quarto tiro - difficoltà più sulla continuità che sul passaggio, ma non abbastanza da azzerare.
Le possibilità di integrare sono molte, ma la spittatura/chiodatura - credo rimasta tale e quale dall'apertura della via - è tale che possedendo l'obbligatorio si scala sempre in sicurezza, anche se a tratti è necessaria una certa determinazione e, come dice MIchelin friends e nut potrebbero essere utili.
Quasi tutte le soste sono su cordoni che risentono il passare degli anni. Noi ne abbiamo intergrate due calandoci. Se qualcuno la rifà e ha una corda vecchia potrebbe portarne spezzoni per sostituire vecchi cordoni.
La salita è una esperienza quasi alpinistica, e può essere propedeutica a salite in quota.
Doppie veloci.
La via attacca nel punto più
basso delle placche, una ventina di metri a sinistra dei primi salti della cresta Nord e si unisce
poi con quest’ultima negli ultimi 70 metri. L’itinerario è il più lungo della
Falconera ed è completamente attrezzato anche per la discesa in corda doppia.
Bella arrampicata classica,
molto varia e con difficoltà omogenee, attualmente la più interessante
della Falconera.
Relazione e commento
1) Superare in aderenza una placca grigia (5b), poi salire verso sinistra fino ad un punto di sosta su placche inclinate (4c). Delicato
2) Continuare lungo una lama staccata e poi lungo un diedro inclinato a sinistra e sostare su una cengia (4b). facile
3) Proseguire direttamente su fessure , placche e diedri fino ad un grande pino alla base di una fascia strapiombante (5c) Tecnico e continuo
4) Attraversare a sinistra
(5a) superare una fascia strapiombante (6a) e continuare su ripide placche fino ad un altro pino (4c). di posizione
5) Superare verso sinistra una
grande placca inclinata, poi un leggero strapiombo e altre placche più ripide fino a raggiungere, a destra, un
terrazzo con piante (4c) delicato sul grado
6) Salire, con bella
arrampicata, su lame staccate e diedri fino ad un grande terrazzo alla base del
tratto finale della cresta Nord (5a). lunghezza tutta da scalare con spittatura da nervi saldi
7) Spostarsi sulla parete a
sinistra, superare una placca e poi una
spaccatura dopo la quale si raggiunge un punto di sosta sulla cresta (5c) TIro muscolare su buone maniglie, chiodi ansiogeni
8) Continuare con bella e aerea
arrampicata seguendo la cresta fino alla
sommità della Torre (5b, 5a). Come dice la descrizione
SVILUPPO: 260 metri ESPOSIZIONE: Nord - Est
DIFFICOLTÀ: TD- (Obblig. 5b) (friends medi utili)
TEMPO: ore 2,5 – 3,5
DISCESA: Scendendo leggermente sul versante opposto, si trova un ancoraggio che permette con una sola doppia da 25 metri di calarsi al colletto dove termina il canale Nord che si può scendere a piedi fino all’attacco della via (tratti di 1° grado - 40 minuti)
E’ anche possibile scendere sulla via con
doppie da 50 metri.
1) Superare in aderenza una placca grigia (5b), poi salire verso sinistra fino ad un punto di sosta su placche inclinate (4c). Delicato
2) Continuare lungo una lama staccata e poi lungo un diedro inclinato a sinistra e sostare su una cengia (4b). facile
3) Proseguire direttamente su fessure , placche e diedri fino ad un grande pino alla base di una fascia strapiombante (5c) Tecnico e continuo
traverso sul tiro 4 |
Partenza 5 tiro |
tiro 6 |
uscita dal tiro 7 |
Spigolo finale |
SVILUPPO: 260 metri ESPOSIZIONE: Nord - Est
DIFFICOLTÀ: TD- (Obblig. 5b) (friends medi utili)
TEMPO: ore 2,5 – 3,5
DISCESA: Scendendo leggermente sul versante opposto, si trova un ancoraggio che permette con una sola doppia da 25 metri di calarsi al colletto dove termina il canale Nord che si può scendere a piedi fino all’attacco della via (tratti di 1° grado - 40 minuti)
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