Arrampicatori in ombra e in luce |
Relazione e foto dal sito Gadan
Infatti il primo tiro a freddo ci bastona per benino, con le sue fessure, prima verticali poi oblique che costringono a dulfer veramente senza riposo (6a).
Il tiro dopo non è certo di riposo, anzi: lungo strapiombo, manigliato ma con prese non sempre vicinissime (grazie alla magnesite sparsa con dovizia più facili da individuare) e poi uscita molto atletica (6a/b).
Il tiro dopo dà un po' di tregua (6a), con una breve dulfer, poi facile fino al muretto verticale atletico che conduce alla sosta.
Il tiro seguente (6a+), parte su diedro delicato, segue poi con linea ascendente verso destra un muro verticale non facile fino alla sosta.
La quinta lunghezza (6a/b), ripropone difficoltà nient'affatto banali ad iniziare dal muro di partenza non facile da impostare e continuando su una lunga fessura sbilanciante.
Il tiro finale permette nuovamente di respirare (6a): placca delicata e muretto prima del traverso di uscita (a dx).
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