giovedì 30 luglio 2015

Punta Sella mt 3443 Via Manera Fulgenzi

Per una programmazione precisa della gita manca nei vari report reperibili in rete il tempo previsto per percorrerla, sia in salita che in discesa.
Secondo me, una cordata di due che marcia a comando alternato può stare nelle nove ore - senza cincischiare troppo a cercare la via. (da tenere conto che si scala oltre i 3000 con lo zaino) diciamo che leggendo i tempi qui e la, programmare tra le 8 e le 10 ore.
Discesa
Evidente ma tormentata  fino al bivacco andreotti.
Il rientro avviene scendendo per la normale della punta sella: praticamente uno scivolo di detriti instabili da percorre con la massima attenzione.
Verso il passo delle Sagnette.
Incomprensibile la mancanza di indicazioni evidenti per le sagnette.
Scendendo dal bivacco andreotti si seguono tracce gialle  queste tracce, che segnano la via normale al Monviso, provengono dal bivacco delle forciolline. 
Per raggiungere il passo delle sagnette, giunti nel vallone, seguire gli ometti sulla sinistra orografica scendendo. Alla pietraia si alternano tracce di sentiero, fino a reperire stinte frecce rosse che portano a risalire la costa sino al passo.

Diciamo anche qui calcolare tra le 2h 30' e le 4 h.

La via offre una arrampicata divertente su gradi classici III IV V, di tipo atletico, ma la richezza di appoggi e appigli che non mancano mai, non impensieriscono più di tanto.
Poichè in loco ci sono poche protezioni- alcuni chiodi e pochi spit (che non aiutano a trovare la via) - è necessario padroneggiare bene, in quanto da proteggere, i gradi fino al IV + (i passi di V sono spittati).Necessari friend fino al blu e nut.

Ottime soste tutte predisposte per le calate - ipotesi da considerare solo come estrema, sia per l'articolatezza della via, sia perchè il rischio è di fare piovere pietre.

SALITA relazione che si trova su gulliver, rettificata dalla nostra esperienza
L0
attaccare la parete nel punto più basso e per facili risalti raggiungere una comoda terrazza a pochi metri dallo spigolo di destra, proprio sotto una evidente fessura (30 m, II, 2 spit di sosta)
L1
salire direttamente la fessura (chiodo) per 6/7 metri, poi traversare a destra e salire per facili placche fino ad un poco evidente gradino in cima ad una seconda fessura (35 m, IV+ III, 2 spit di sosta)
L2
salire leggermente a sinstra fino ad un  risalto  verticale (V-, , traversare a destra seguendo una facile cengia (20 m) poi seguire lo spigolo fino a rocce facili (40 m, V- III, 2 spit di sosta)
L3
salire direttamente lo spigolo, con facile arrampicata, restando pressoché al centro, fino a che questo si impenna e si fa verticale (55 m, III, 2 spit di sosta)
L4
attaccare la fessura a sinistra (spit), poi placca e camino verticale in direzione di una terrazza sullo spigolo (30 m, V IV, 2 spit di sosta)
L4 BIS
TIro di raccordo. salire a destra della sosta, III e poi su terreno più facile sino alla sosta. evidente. 20mt
L5
salire un diedro a sinistra della sosta (roccia mediocre) per una decina di metri, salvo poi uscire su una piccola cengia a destra e tornare sullo spigolo, superare una paretina con fessura obliqua (spit) e raggiungere un terrazzo alla base di un evidente camino (30 m, IV V III+, 2 spit di sosta)
L6
salire direttamente il piccolo camino e tornare verso destra sullo spigolo principale, salirne la parete sinistra su una bella placca (spit), insinuarsi in un camino - evidente codone bianco su spuntone (V), salire il diedro seguente (spit sulla palcca a destra.) continuare a destra sulla fessura/camino  fino al terrazzo di sosta (50 m, IV V III+, 2 spit di sosta)
L7
salire l’ultimo salto a destra (spit) e per facili rocce (instabili) raggiungere la selletta che divide il vertice dello spigolo dalla seconda parete (25 m, IV II, 1 spit di sosta)

Trasferimento
Traverso dopo il cosidetto tiro 7. quello che si vede in fondo è ilupnto di partenza.
prendere tutto a sinistra sino a ometto sotto la sosta

(attraversare la sella detritica subito verso sinsitra.  per 30/40 m  - . non salire - fino al margine della parete, in corrispondenza di un piccolo colletto con ometto di pietre, dove si reperisce la sosta successica con 2 spit)

L8
salire lungo paretine e diedri mantenendosi a sinistra dello spigolo, prima più in appoggio poi quasi verticale (40 m, III IV, 2 spit di sosta)
L9
affrontare il muretto verticale di 6/7metri poi ancora diedri e fessure (a sinistra più facile) fino a raggiungere la sosta su un ampio terrazzo a destra, in corrispondenza di un gendarme che forma una quinta (35 m, IV+ III, 2 spit di sosta)
L10
traversare a destra oltre lo spigolo su una piccola cengia poi in verticale sul muro (esposto) fino ad un tettino, aggirarlo a destra ed attaccare il facile spigolo soprastante (40 m, IV+ IV, 2 spit di sosta)
L11
affrontare il camino soprastante senza troppe difficoltà, poi la placca successiva ben manigliata ed infine raggiungere una piccola selletta detritica (30 m, IV III, 1 spit di sosta)

Trasferimento.
Percorso su rocce rotte. A nostro giudizio è conveniente procedere in conserva , vista la mancanza di pericoli oggettivi sino al termine.
Affrontare il piccolo salto di roccia sopra la sosta poi proseguire per 70/80 m su rocce rotte e spesso instabili in diagonale verso destra, puntando al risalto finale della parete, fino ad una ampia sella detritica, proprio in corrispondenza di un evidente diedro/camino

La terza sezione della via è forse la più difficile per verticalità e difficoltà.
L12
attaccare il diedro/camino a sinistra del filo di spigolo con passaggi non facili e difficilmente proteggibili (cordone dopo una dozzina di metri), poi alla strozzatura uscire verso destra e per facile muretto raggiungere la sella soprastante (30 m, V IV, 2 spit di sosta) Tiro
L13
affrontare il successivo diedro posto alla destra per una ventina di metri (spit), superando una strozzatura, poi traversare a destra (spit) giungendo al terrazzo di sosta sullo spigolo (25 m, IV V, 2 spit di sosta)
L14
salire la placca soprastante (spit) ed immettersi nel diedro che solca la parete (chiodo), poi in corrispondenza dello spit uscire a destra su un facile muro per evitare le rocce instabili sulla sinistra (30 m, IV+, 2 spit di sosta)
L15
procedere per facili risalti in direzione del diedro aperto sopra la sosta che con un unico passaggio fisico (spit) permette di uscire facilmente in vetta (20 m, IV, “madonnina” di sosta)

Discesa
Scendere le facili roccette verso destra, in direzione del Colletto Sella (3410 m).
Al colletto scendere il canale detritico che porta a quel che era il Ghiacciaio Sella, facendo attenzione dopo una ventina di metri ad attraversare verso destra in corrispondenza di una selletta (ometto) che permette di uscire dal canale principale che più avanti si fa verticale.
In fondo al canale traversare a mezzacosta e collegarsi alla via normale del Monviso.

Considerazioni generali.
La salita richiede una buona dimestichezza con l'alta montagna, una discreta competenza alpinistica e una buona forma fisica.



 



Traverso dopo il cosidetto tiro 7. prendere tutto a sinistra sino a ometto sotto la sosta




Ottimo report fotografico

Nessun commento:

Posta un commento

Acheronte