Complice un bollettino valanghe del terrore, un meteo spaziale e un cambiamento repentino di idea del socio, eccomi per la terza volta in questo mese su per questo itineriario.
Tutto il mondo era qui.
Scialpinisti fichissimi
Scialpinisti meno fichi, ma sempre sialpinisi.
Si, perchè lo scialpinista, sulla neve, è al vertice della catena alimentare e guarda il ciaspolatore con un misto di curiosità e indignazione, non riuscendo proprio a spiegarsi come sia possibile scendere con degli attrezzi così strani.
Scialpinisiti in forma e fuori forma; quelli che fanno più curve a salire, quelli che "oggi c'è la neve pesante" quelli hanno già visto tutto e che un posto vale l'altro l'importante è il dislivello
Il ciaspolatore è normalmente più dimesso - il scialpinista è sempre in tiro. Diciamo che alla nobiltà sciatrice corrisponde una plebe sulle ciaspole
Oggi la meta era raggiungere la cima con il socio.
A volte capita di andare in montagna con gente che ad un certo punto parte per i cazzi suoi, si fa la sua gita, che combinazione è la tua perchè sei partito insieme, e poi ti aspetta in cima.
Io non li ho mai capiti, ma adesso me ne frego: si dividono i costi - anche se a volte in modo così sparagno e fastidioso che vorresti pagare tutto tu; se capita qualcosa magari chiamano il soccorso - sempre che ti siano in qualche modo vicini.
Nessun commento:
Posta un commento